venerdì 29 novembre 2013

Vocabolario italo-maremmano


Ma come siete simpatici voi maremmani !!! .....Quante volte ve lo siete sentiti dire ?
Spesso, però, i nostri ospiti non capiscono a pieno il senso delle nostre parole o battute. Così, non esistendo, purtroppo, un vocabolario italiano-maremmano,  abbiamo provato a creare un elenco dei termini di uso più comune in Maremma...... naturalmente sono gradite aggiunte e suggerimenti !

Bercio (sost. maschile): Urlo; grido.
Biasciare (verbo): Masticare, ruminare.
Billo (sost. maschile): Tacchino.
Boncìtto (agg.): Bravo, buono.
Buzza/o (sost. maschile): pancia.
Cagna (sost. femminile): Fiacca, stanchezza, svogliatezza.
Cencio (sost. maschile): straccio, strofinaccio.
Chiorba (sost. femminile): testa. Es. “Ho battuto una bella chiorbata!” (Ho battuto una bella testata!) Ciacciare (verbo): ficcare il naso negli affari altrui.
Ciancicare (verbo): Masticare svogliatamente.
Cignàle (sost. maschile): Cinghiale.
Citto, -a (sost.): Bambino/a
Cécce (sost. maschile): Sedere, es. “Vieni a cécce!” (Vieni a sedere!)
Conìgliolo (sost. maschile): Coniglio.
Dòdo (agg.): sdolcinato.
Labbrata (sost. femminile): forte schiaffo dato sulla bocca con il dorso della mano
Lèrnia (sost. femminile): Assillante, noioso, es. “Sei una lernia!”
Marmato (agg.): Freddo; ghiaccio come il marmo. “C’ho i piedi marmati”.
Mèglio! Ma meglio!: Esclamazione usata per rispondere negativamente con forza ad una domanda. Es. “Vieni al cinema?” Risposta: Ma meglio!” (Decisamente no!)
Pròda (sost. femminile): Margine; estremità , es. “stare alla pròda della strada”.
Punto: Nessuno, alcuno. “Non ha punta voglia di studiare”
Poventa (avv.): Al riparo dal vento
Ruzzare (verbo): Giocare.
Sciabordìto (agg.): Chi ha poco cervello.
Smadonnare (verbo): Bestemmiare.
Strullo (agg.) Sciocco.
Sortire (verbo): Uscire.
Tonfo (sost. maschile): botta; rumore; caduta. “Ho battuto un bel tonfo” Uscio (sost. maschile): Porta.

giovedì 21 novembre 2013

Leggende di Maremma...la Bissantola

Una volta in Maremma i contadini si alzavano prima dell'alba per andare a lavorare nei campi. ma, al risveglio non sempre si sentivano in piena forma.
La mancanza delle forze necessarie per affrontare la lunga e faticosa giornata di lavoro nei campi rappresentava un grande problema. Una delle pratiche più diffuse per ritrovare l'energia, era mettersi davanti la porta di casa e fare per tre volte il segno della croce, recitando tre padre nostri.
Se, nonostante la preghiera le forze non tornavano, si  ricorreva un rituale, più difficile e complesso, ma, secondo le leggende popolari, sicuramente più efficace.
Si correva nel pagliaio e, tra il fieno e il grano, si cercava una "Bissantola", ossia un ragno con la pancia tonda e le zampette lunghe lunghe.
Una volta trovata, si metteva sul palmo della propria mano e si recitavano questi versi:





Bissantola, bissantola
dammi l'acqua santa
o ti strappo una zampa







Così, se la Bissantola sfregando il muso sul dorso della mano rilasciava una goccia d'acqua si era certi che, facendo il segno della croce con quella, tutta la stanchezza sarebbe presto passata lasciando il posto alla forza necessaria per affrontare un'altra giornata di duro lavoro nei campi.


domenica 17 novembre 2013

Curiosità e rimedi fatti in casa a base di olio d'oliva

L’Olio di oliva è un classico componente di molti prodotti della medicina tradizionale.

Le sue qualità emollienti ed ammorbidenti, e la ricchezza di acidi grassi insaturi, vitamine e sali minerali lo rendono un ottimo prodotto dal  punto di vista cosmetico, poiché svolge una azione di nutrimento per la pelle secca, disidratata, devitalizzata, con rughe e smagliature.

È utilizzato anche come protettivo verso i raggi solari, per prevenire eritemi e arrossamenti, e nel trattamento di screpolature, geloni e tutte quelle patologie provocate dall'ambiente verso la pelle.

Nei massaggi ha il vantaggio di essere un ottimo antinfiammatorio per le articolazioni, lubrificante e levigante degli strati superficiali della pelle.




Ecco alcuni consigli per rimedi naturali fatti in casa a base di olio di oliva

Maschera rilassante e nutriente per il viso:
Ingredienti: due cucchiai di Olio di Oliva, un cucchiaio di Miele d’acacia ed un tuorlo d’Uovo.
Amalgamare i componenti e stendere il composto sul viso e sul collo. Stendersi, rilassarsi e lasciare agire per 10 minuti e risciacquare con acqua tiepida

Lenitivo contro arrossamenti e secchezza:
Ingredienti: due cucchiai di Olio di Oliva ed un infuso di camomilla.
Preparate l’infuso di camomilla con due bustine in una tazza di acqua, aggiungere l’Olio e stendere il composto sul viso ed il collo con un batuffolo di cotone. Risciacquare dopo 5 minuti.

Impacco per le mani screpolate:
Ingredienti: due cucchiai di olio di oliva 1 cucchiaino di miele.
Scaldare leggermente, massaggiare sulle mani e indossare un paio di guanti di cotone per tutta la notte, la mattina togliere i guanti e lavare con acqua tiepida e sapone naturale al latte o sapone al latte e miele.

Rivitalizzante per capelli sfibrati
Ingredienti: tre cucchiai di Olio di Oliva, un tuorlo d’Uovo un vasetto di yogurt.
Mescolare i componenti e massaggiare il miscuglio sui capelli. Tenere in posa sotto un asciugamano caldo per almeno mezz'ora prima di risciacquare.


giovedì 7 novembre 2013

Aspettando la raccolta...oggi abbiamo seminato i baccelli

E' il tempo giusto per i baccelli (per i non toscani...fave)....e oggi li abbiamo seminati!


Solitamente si seminano in autunno nelle regioni a clima mite e in primavera in quelle settentrionali dove l'inverno e' piu' freddo.
Non hanno particolari esigenze in fatto di terreno, anzi, vegetano bene anche nei terreni argillosi; richiedono solo buone lavorazioni profonde anche per permettere lo sviluppo dell' apparato radicale che come in tutte le leguminose e' abbastanza profondo.
Per favorire la germinazione e ottenere qualche anticipo nella formazione dei baccelli, si usa spesso immergere i semi prima di interrarli. A tale scopo, la sera prima della semina, basta lasciare i semi in acqua e il giorno dopo, quando i semi avranno raddoppiato il loro volume procedere alla messa a dimora. Attenzione! questa tecnica potrebbe avere qualche inconveniente, infatti se dopo la semina vi sono abbondanti piogge, potrebbe accadere che buona parte dei semi marciscano.
Quindi controllare sempre le previsioni del tempo !
La semina va effettuata facendo dei solchi circa profondi almeno 15/20 cm. Le file dovrebbero essere distanti almeno 50 cm perché comunque la pianta cresce abbastanza ed è bene che ci sia spazio sia per lo sviluppo, sia per la raccolta.
Seminare ora i baccelli comporta una serie di vantaggi, non solo anticipare la raccolta  rispetto alle semine tardive, ma soprattutto evitare che le piantine vengano attaccate dai perfidi afidi (pidocchi) che invece assalteranno ferocemente i teneri germogli seminati alla fine dell’inverno. Inoltre non temono il gelo, e anche se dovesse venire un ghiaccio birbone, riscoppierebbero dalla base e crescerebbero nuove piantine
.....Aspettando la raccolta primaverile