giovedì 21 novembre 2013

Leggende di Maremma...la Bissantola

Una volta in Maremma i contadini si alzavano prima dell'alba per andare a lavorare nei campi. ma, al risveglio non sempre si sentivano in piena forma.
La mancanza delle forze necessarie per affrontare la lunga e faticosa giornata di lavoro nei campi rappresentava un grande problema. Una delle pratiche più diffuse per ritrovare l'energia, era mettersi davanti la porta di casa e fare per tre volte il segno della croce, recitando tre padre nostri.
Se, nonostante la preghiera le forze non tornavano, si  ricorreva un rituale, più difficile e complesso, ma, secondo le leggende popolari, sicuramente più efficace.
Si correva nel pagliaio e, tra il fieno e il grano, si cercava una "Bissantola", ossia un ragno con la pancia tonda e le zampette lunghe lunghe.
Una volta trovata, si metteva sul palmo della propria mano e si recitavano questi versi:





Bissantola, bissantola
dammi l'acqua santa
o ti strappo una zampa







Così, se la Bissantola sfregando il muso sul dorso della mano rilasciava una goccia d'acqua si era certi che, facendo il segno della croce con quella, tutta la stanchezza sarebbe presto passata lasciando il posto alla forza necessaria per affrontare un'altra giornata di duro lavoro nei campi.


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