sabato 24 agosto 2013

Il canto delle cicale



Oggi ci siamo soffermati un attimo ad ascoltare il canto delle cicale, e ci siamo come improvvisamente accorti che in estate tutta la nostra campagna è un concerto di questi piccoli insetti.
Un concerto di suoni striduli, monotoni e continui.

L'immagine più diffusa della cicala è quella raccontata da Esopo: una splendida e incosciente cantante che non si preoccupa del futuro e dell'avvicinarsi dell'autunno.
Effettivamente sembra non fare altro che cantare, cantare, cantare tutta l'estate, per poi morire con il cambio di stagione. E' un ciclo naturale che risponde a precise regole. L'instancabile canto delle cicale serve, infatti, al maschio come richiamo sessuale per la femmina.... Quindi ha uno scopo fondamentale: la conservazione della specie.


Dolce risuona
cadenzando il ritmo
il canto tedioso
delle cicale

Su dorato campo
l'occhio si perde avvinto
da terso e piatto orizzonte

pennellate scomposte
intrecci caotici
le spighe
improvvisano sinuose danze ancestrali
mosse da lieve brezza estiva

Ed io mi perdo
trasportata dal vento
e dai profumi densi
di questo incanto.

di R. Barbarinaldi


sabato 17 agosto 2013

Natura e storia....Cala Civette e la necropoli imperiale

Durante le vacanze estive si arriva sempre ad eleggere la propria spiaggia, quella dove il mare assume i nostri colori preferiti, dove un tramonto ci ha particolarmente emozionato o ancora, quella più comoda per i nostri bambini.
Ognuno di noi ha diversi gusti ed esigenze.... ma parlando con i nostri ospiti, molti di loro ci hanno confidato di essere rimasti  incantati dalla spiaggia di Cala Civette. 


Cala Civette si trova a nord di Punta Ala, oltre il promontorio a picco sul mare dove sorge l'omonima torre bianca.
Per raggiungerla si deve percorrere l'argine dell'Alma e guadarlo all'altezza della foce, dopodiché, fatti circa 300 metri di scogliera, vi troverete davanti un'incantevole spiaggia, caratterizzata da un sabbia fine e chiara e da un mare verdissimo...probabilmente la più selvaggia del Golfo di Follonica.
Non appena la si raggiunge ci si ritrova nella quiete e con tanto spazio attorno... il fatto che questa spiaggia, nonostante il suo fascino e la sua bellezza, resti vivibile e frequentata relativamente poco è, infatti, assai curioso

Natura incantevole e storia ....vicino a Cala Civette si trova La necropoli di Poggio Tondo, databile tra la metà del VII e la metà del VI secolo a.C. ed è pertinente a un insediamento ricadente sotto l’egemonia di Vetulonia.
Attualmente della necropoli sono visibili quattro sepolture.
All'esterno le tombe si presentavano con la caratteristica forma a tumulo e al di sopra di esso stava un cippo con funzione di segnacolo funerario, ancora oggi visibile nella Tomba 3, detta appunto "del Cippo"
La Tomba 1 detta "del Tamburo" deriva invece il suo nome dal tamburo (composto da uno o due filari di lastre d’alberese) che cinge la base del tumulo, mentre la Tomba 4 detta "delle due Porte" presenta appunto una seconda porta, oltre a quella della camera funeraria, a metà del corridoio di ingresso.
Solo la Tomba 2, denominata "del Carro" si differenzia dalla tipologia planimetrica descritta.
Buona visita !


lunedì 12 agosto 2013

O cari ceci, che di bontade immensa, sempre presenti alla nostra mensa...

Oggi, giornata di trebbiatura dei ceci.
I ceci sono i semi del cicer arietinum, una pianta nota già agli antichi egizi, e molto utilizzata nella cucina di tutto il mondo. E' caratterizzata da bellissimi fiori bianchi o fucsia, da cui poi si produrranno i baccelli (come in tutte le leguminose) che contengono i ceci


Nella storia della cucina italiana possiamo vedere i ceci tra i legumi più amati dagli Etruschi, e poi dai romani
Sono molto nutrienti e per questa loro caratteristica il loro impiego è sempre stato legato essenzialmente a due utilizzi: la dieta degli sportivi (i ceci erano l’alimento di base dei gladiatori romani), e la cucina povera, dove i ceci sostituivano egregiamente la carne.
Altro pregio dei ceci è di essere tra gli alimenti che meno suscitano reazioni allergiche.
Grazie al loro contenuto di fibre, sono utili come regolatore intestinale.
Contribuiscono anche ad abbassare i livelli ematici di colesterolo e glucosio.
I ceci contengono anche acidi grassi insaturi, meglio conosciuti col nome di Omega 3, che, oltre a prevenire gli stati di depressione hanno la proprietà  di apportare benefici al ritmo cardiaco evitando così l'insorgere di aritmie al cuore.



I ceci sono usati in una grande varietà di ricette.
Da soli possono essere usati nelle insalate, in zuppe o stufati, o come spuntino veloce
Una ricetta tipicamente toscana è la torta di ceci o "cecina", particolarmente diffusa lungo tutta l'area marittima



Una leggenda racconta che sia nata casualmente nel 1284, quando Genova sconfisse Pisa nella battaglia della Meloria. Le navi erano sospinte oltre che dal vento anche dalla forza dei rematori, spesso alimentati con zuppe di legumi ben conservabili come i ceci.
Dopo la battaglia le galere della “Lanterna” erano così affollate di riottosi vogatori da perdere la loro proverbiale agilità, e sembra che una di queste imbarcazioni, solcando il Golfo di Biscaglia, si sarebbe trovata per diversi giorni al centro di una tempesta.
L’acqua di mare imbarcata provocò gravi danni nella stiva: i ceci si ammollarono, qualche barile di olio si sfasciò, e l’umido ridusse tutto in una purea.
Quando ritornò il bel tempo, fu scoperto il piccolo disastro arrecato alle provviste e, per il fatto che i viveri erano diventati scarsi, ai prigionieri fu data da mangiare l’informe cibo.
Qualcuno dei pisani rifiutò la purea, abbandonando la scodella sul banco, salvo poi riappropriarsene il giorno dopo, quando i morsi della fame erano diventati irresistibili.
Un’intera giornata di esposizione al sole aveva però trasformato la pietanza in una specie di focaccetta, qualcosa di diverso dalla poca appetitosa poltiglia di ceci.
La scoperta casuale interessò i genovesi che ne perfezionarono la ricetta cuocendola in forno a legna, e battezzandola per scherno agli avversari “oro di Pisa”.

Ottima !...Vi consiglio di venire ad assaggiarla