lunedì 30 settembre 2013

Il Porcino, il Re dei nostri boschi

Iniziano le prime pioggie e inizia la voglia di funghi.
E a cosa si pensa non appena si sente parlare di funghi?
Qual’è il più conosciuto e il più apprezzato tra i funghi commestibili?
La risposta nasce quasi spontanea: il porcino, il re incontrastato dei boschi nostrani.
Il porcino è la preda più ambita durante le battute di ricerca ed il più grande desiderio di ogni cercatore di funghi è quello di tornare a casa con almeno un paniere colmo di profumati e succulenti porcini.
Cercare e trovare i pregiatissimi funghi porcini è un'attività divertente e che ti permette di stare a contatto con la natura.


I funghi porcini nascono e crescono principalmente in boschi di latifoglie e conifere, come castagni, querce, faggi e abeti. Fanno la prima comparsa in primavera, per scomparire durante l’estate, e ricominciare più abbondantemente in autunno, subito dopo le prime piogge.
Precise condizioni meteorologiche sono indispensabili per la nascita e la crescita dei funghi porcini, in particolare è necessaria un’abbondante pioggia, ma non eccessivamente intensa, in modo da non allagare il terreno, e di seguito alcune giornate di sole, possibilmente senza vento secco, per non asciugare eccessivamente il terreno. Se il terreno era molto asciutto prima delle piogge, sarà necessario attendere dai 7 ai 15 giorni affinché i primi porcini possano fare la loro comparsa. In seguito per mantenere costante la produzione, la variabilità del tempo gioca un effetto positivo: rapidi acquazzoni seguiti da giornate di sole sono le condizioni ideali.

Il migliore modo per cercare i funghi è controllare bene sotto le foglie e vicino alle piante più grandi, ma soprattutto guardare ogni punto da diverse angolazioni perchè si mimetizzano benissimo con i colori del bosco. Appena trovato il porcino si raccoglie con una piccola torsione alla base del gambo, si pulisce dalla terra e si ripone in un contenitore di vimini. I funghi vanno trasportati in contenitori rigidi ed areati come i cestini di vimini, perchè sono molto delicati, l'uso di buste di plastica ne provocherebbe infatti il deterioramento rendendoli immangiabili.
Il cestino di vimini consente, inoltre, la distribuzione delle spore sul terreno.
....Ultima ed importantissima avvertenza: rispettate il bosco evitando di raccogliere gli esemplari troppo piccoli,e soprattutto non lasciare spazzatura.

Naturalmente ogni regione è provvista di una propria normativa per la raccolta dei funghi, questa è quella della Toscana "Funghi: nuove norme per la raccolta"

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