lunedì 16 dicembre 2013

I Butteri di Maremma

Per scoprire la vera Maremma è indispensabile passeggiare nei boschi, attraversare i pascoli e i campi coltivati, incontrare una mandria di vacche e di cavalli maremmani allo stato brado e governati dal Buttero.


Il Buttero è un pastore a cavallo. Il nome deriva dal latino boum-ductor, conduttore di buoi o dal greco bùteros: bus, bue e teròs, pungolo.
Il buttero cavalca abitualmente il cavallo tipico della Maremma, un maremmano. La sella caratteristica è la scafarda. L'abbigliamento è costituito da calzoni di fustagno, cosciali, giacca di velluto, cappello nero. Si protegge dalla pioggia con un mantello di grandi dimensioni, detto pastràno.
In mano tiene la mazzarella, un bastone impiegato per stimolare buoi e cavalli.

Quando la Maremma era ancora divisa tra i latifondisti, il compito del buttero era quella di domare il bestiame che viveva in libertà in campagna. Gli animali da domare erano la robusta vacca maremmana dalle lunghe corna a forma di lira, ed il forte cavallo maremmano; ambedue gli animali razze ideali per sopravvivere nelle paludi.
La giornata del buttero cominciava prima del levar del sole quando si recava ai mandrioli per prendere la cavalcatura che poteva scegliere tra le tre o quattro a sua disposizione. Il lavoro vero e proprio si svolgeva poi nei grandi recinti dove pascolavano i branchi di bestie da dover controllare, contare, spostare ed eventualmente recuperare nella folta macchia mediterranea che il buttero doveva conoscere a menadito. Non vi erano giornate facili, ma in alcuni momenti dell' anno il lavoro si faceva ancora più duro, erano questi i periodi delle "figliature", della "spocciatura", della merca e della doma dei puledri bradi
Il buttero è sempre stato una figura insostituibile nelle aziende dove pascolavano vacche e cavalli allo stato brado. Oggi appartiene all'immaginario collettivo della Maremma, é il simbolo di questa terra antica, custode dei millenari segreti del suo mestiere.

Di questa figura mitica del buttero è oggi cresciuto molto interesse per cui in tutti i centri della Maremma sono sorte associazioni che hanno lo scopo di valorizzare e promuovere tutto ciò che gira intorno al mondo del cavallo. Queste associazioni, danno vita ad un vero e proprio campionato dei butteri che si articola in gare di abilità che sono le gimcane e la MERCA a terra dove il vitello preso con la LACCIARA viene poi immobilitato senza alcuna violenza sull’animale, ed eseguono una "merca simulata".
L’idea base di questa iniziativa è quella di far esibire i butteri e divertire il pubblico con quello che ieri e ancora oggi è stato ed è un duro lavoro, facendolo diventare spettacolo.

Omaggio a Giovanni Travagliati l'ultimo buttero della Maremma, dal Film "La Leggenda dei Butteri"


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